Come è nata la collaborazione con la Thames Distillery e con Charles Maxwell, uno dei più grandi master distiller viventi?
Volendo un gin che rispettasse determinate caratteristiche derivanti dal disciplinare inglese non sono riuscito a trovare una distilleria in Italia che facesse esattamente quello che desideravo io e così ho iniziato a cercare all’estero. Ho proposto il mio progetto alla Thames Distillery e quando ho incontrato Charles Maxwell è immediatamente nata una perfetta intesa reciproca. La mia ricetta gli è piaciuta da subito e insieme l’abbiamo sviluppata per dare vita al distilled gin che oggi è la mia vita. Infatti stiamo avviando una produzione più grande e ho venduto il locale per dedicarmi esclusivamente a Gin Noon.
Come è stato lavorare con Charles Maxwell?
Mi viene da dire… semplice! C’è stato da subito un gentlemen agreement fra di noi. E’ il cappellaio matto! Un genio. In soli tre appuntamenti abbiamo messo a punto la ricetta. Aveva i miei dosaggi e il prodotto finito e in breve è riuscito a ricrearlo con metodo London Dry one shot e successiva infusione del Butterfly Pea.
Ho altri due o tre gin pronti che “spaccano”, sempre con l’uso degli antociani che fanno cambiare il colore al gin con l’acqua tonica e non vedo l’ora di lavorarci con Charles.
fonte: ilgin.it